Romanzi brevissimi!

Forza provateci!

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  1. Franz~
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    È stato divertente leggere di quello scrittore che ha pubblicato un libro per dire che Holmes ha sbagliato.
    È un po' come dire a Doyle che la storia che ha immaginato è sbagliata. Il che è ancora più assurdo.
    Se l'avesse fatto a inizio secolo scorso sarebbe stato lapidato.
     
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    Si chiama Pierre Bayard, di mestiere fa lo psicanalista, e il libro s'intitola Il caso del mastino dei Baskerville.
    Curiosamente Bayard ha scritto un altro libro Come parlare di un libro senza averlo mai letto, la cui tesi è che tutti parlano di libri che non hanno mai letto con cognizione di causa e a volte dicono cose più giuste di chi li legge.
    Non si offenderà quindi, se senza averli letti, dico che entrambi i libri di Bayard sono una boiata pazzesca.
     
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  3. Knaves1
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    CITAZIONE (sigfried @ 26/7/2015, 16:28) 
    Si chiama Pierre Bayard, di mestiere fa lo psicanalista, e il libro s'intitola Il caso del mastino dei Baskerville.
    Curiosamente Bayard ha scritto un altro libro Come parlare di un libro senza averlo mai letto, la cui tesi è che tutti parlano di libri che non hanno mai letto con cognizione di causa e a volte dicono cose più giuste di chi li legge.
    Non si offenderà quindi, se senza averli letti, dico che entrambi i libri di Bayard sono una boiata pazzesca.

    Incuriosito dal personaggio, ho voluto approfondire. Cito un articolo dell'Espresso:

    "È la collocazione critica il punto cruciale per Bayard. Egli afferma senza vergogna di non aver mai letto lo 'Ulysses' di Joyce, ma di poterne parlare alludendo al fatto che è una ripresa della 'Odissea' (che egli peraltro ammette di non aver mai letto per intero), che si basa sul monologo interiore, che si svolge a Dublino in un giorno solo, eccetera. Così che scrive: "quindi mi capita di frequente, nei miei corsi, senza batter ciglio, di far spesso riferimento a Joyce". Conoscere di un libro la relazione con altri libri* significa spesso saperne più che non avendolo letto."

    http://espresso.repubblica.it/opinioni/la-...on-letto-1.4409

    * Vorrei porgli una domanda: in relazione con altri libri che pure non sono stati letti?

    Va detto che ha il coraggio di ammettere ciò che molti docenti universitari mettono in pratica. Solo che io, personalmente, non me ne farei un vanto. Basandomi sul principio (giusto) che non posso aver letto tutti i libri del mondo, direi che alcuni devo collocarli, tramite qualche breve spunto antologico -più che critico-, nella mia scaletta intertestuale, parlandone come se avessi letto tutta l'opera. Anche i 600 volumi nella bibliografia della mia tesi di dottorato, o nelle bibliografie di ciò che ho dovuto pubblicare, è evidente che non li ho letti dalla prima all'ultima parola. Ma non ne ne vanto e non credo di conoscere meglio quei testi che non ho letto per intero, sarebbe scriteriato.
     
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    CITAZIONE (Knaves1 @ 26/7/2015, 16:42) 
    * Vorrei porgli una domanda: in relazione con altri libri che pure non sono stati letti?

    ahahaha

    Alla fine quello che dice è vero.
    Tutti parliamo di cose che non conosciamo.
    Quello che non mi convince è che lui ha la pretesa che sia una cosa corretta da fare deontologicamente parlando, non moralmente.

    Sul resto del tuo discorso concordo in pieno.
     
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  5. Knaves1
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    CITAZIONE (sigfried @ 26/7/2015, 16:48) 
    Quello che non mi convince è che lui ha la pretesa che sia una cosa corretta da fare deontologicamente parlando, non moralmente.

    Esattamente. Un conto è dire "ovviamente non potrò mai leggere tutti i libri del mondo, di quelli che mi mancano cercherò di farmi un'idea, supportandola con altre mie conoscenze".

    Questo invece ne fa un paradigma: "Se devi parlare di un libro, meglio non averlo letto".

    E come hai ben fatto presente, seguendo la sua metodologia, siamo nelle condizioni migliori per capire ciò che ha voluto intendere: non ne sappiamo un cazzo.
     
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  6. eles-chan
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    CITAZIONE (sigfried @ 26/7/2015, 10:45) 
    Titolo:

    Compleanno di eles-chan



    CITAZIONE
    I have a drink

    Grazie della dedica :wub: *cin*
     
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  7. Franz~
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    CITAZIONE (Knaves1 @ 26/7/2015, 16:55) 
    CITAZIONE (sigfried @ 26/7/2015, 16:48) 
    Quello che non mi convince è che lui ha la pretesa che sia una cosa corretta da fare deontologicamente parlando, non moralmente.

    Esattamente. Un conto è dire "ovviamente non potrò mai leggere tutti i libri del mondo, di quelli che mi mancano cercherò di farmi un'idea, supportandola con altre mie conoscenze".

    Questo invece ne fa un paradigma: "Se devi parlare di un libro, meglio non averlo letto".

    E come hai ben fatto presente, seguendo la sua metodologia, siamo nelle condizioni migliori per capire ciò che ha voluto intendere: non ne sappiamo un cazzo.

    Questa è la differenza tra materie umanistiche e scientifiche. Come ha dimostrato Bayard, in materie umanistiche puoi anche parlare di un libro che non hai mai letto. Ma in ambito scientifico come fai?
    Una formula o un concetto o conosci o non conosci, c'è poco da fare. E se sei capace di inventare allora sei un genio.
    Anche qui c'è poca da fare.
     
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    Nah, ci sono anche un sacco di scienziati che sparano cazzate.
    Ti devi fare degli esempi?


    Tuttavia penso che sia un errore enorme dividere le culture in umanistiche e scientifiche. Il progresso tecnologico deve essere coadiuvato dalla progresso culturale e filosofico. Sopno unite da un rapporto di necessità.
    Immagina di dare l'atomica agli antichi Romani. O peggio ancora, ai Barbari.
     
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  9. Franz~
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    CITAZIONE (sigfried @ 26/7/2015, 19:10) 
    Nah, ci sono anche un sacco di scienziati che sparano cazzate.
    Ti devi fare degli esempi?


    Tuttavia penso che sia un errore enorme dividere le culture in umanistiche e scientifiche. Il progresso tecnologico deve essere coadiuvato dalla progresso culturale e filosofico. Sopno unite da un rapporto di necessità.
    Immagina di dare l'atomica agli antichi Romani. O peggio ancora, ai Barbari.

    Sull'atomica, non c'è molta differenza tra Barbari e Americani (o Russi o Iraniani). Siamo pur sempre uomini.

    In ambito scientifico è più facile alzarsi e dire: "Stai dicendo una cazzata".
    Un romanzo ha molteplici interpretazioni, il significato cambia da chi lo legge. Ma anche un testo di Nietzsche cambia significato da persona a persona. Su questo ha ragione Bayard, puoi dire qualsiasi cosa senza nemmeno leggere un libro, qualsiasi discorso rimarrebbe solo un'interpretazione tra tante.
    Ma se il libro in questione è un manuale, come fai a dire quello che non sai?
     
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  10. Marco1306
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    Titolo: sguardi.

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    Lui guarda lei. Lei guarda lui. Sorridono. Nasce un amore.
     
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  11. N ™
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    Pensieri.

    L'appagata solitudine é la soluzione.
     
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25 replies since 24/7/2015, 12:47   424 views
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