[DIARIO] stecata

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    5° CAVALIERE DELL'APOCALISSE

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    Metto un pò di cose vecchie che avevo nei documenti.

    Una vecchia sceneggiatura ditemi che ne pensate

    INT.GIORNO CASA DI JOE
    Joe si sveglia ed è sul suo letto, alza il busto e si guarda intorno. La sua stanza è piccola è piena di confusione. Si alza va verso la porta è la apre. Sul suo divano dorme Nik. Joe si avvicina a Nik lo strattona e lo sveglia.Nik con aria nervosa dice
    NIK Sei un figlio di puttana a svegliarmi così
    Joè gli sorride
    JOE Meglio figlio di puttana che parassita.
    Forza giù dal divano che abbiamo un appuntamento
    NIK
    Che palle!
    EST.GIORNO STRADA CITTADINA
    Nik e Joe camminano su un marciapiede
    NIK La cosa fastidiosa non è tanto alzarsi presto, è che in quella tua merdosa casa non c’è niente,non c’è latte non ci sono croassant. L’unica cosa presente è quel cazzo di vino toscano e quella puzza di vomito
    JOE Senti non venirmi a fare lezioni tu! in 30 anni non sei mai riuscito a sistemarti , c’è stato un periodo che dormivi in un vagone
    L’unica volta che hai vissuto in una casa che potevi sentire tua, è stato il periodo in cui stavi con la cicciona
    NIK Chi Morena, quella si che era una donna. Facevamo colazione a mezzogiorno con pancetta con (CONTINUA)
    (CONTINUA)
    (SEGUE) 2.
    NIK (SEGUE) melanzane con birra. Era la regina del pompino, se non era per il peso è per quel problema della ricrescita veloce dei peli me la sarei sposata
    I due si avvicinano alla porta di un negozio
    JOE Evita di farmi fare brutte figure
    NIK Joe lo sai che ti puoi fidare di me
    Ti ho mai deluso?
    JOE
    Si!
    INT.GIORNO BAR/RISTORANTE
    Il bar/RISTORANTE è semi vuoto , ci sono 2 al bar vistosamente ubriachi, una barista scoglionata e l’uomo che dovevano incontrare in giacca e cravatta seduto ad un tavolo. I due si avviano verso l’uomo e si seggono.
    JOE Salve. Avete visto, siamo stati puntuali come ci chiedeva
    NIK Si siamo stati puntuali
    JOE E per di più abbiamo anche i soldi
    NIK
    Si i soldi
    JOE Mi scusi un attimo
    Joe si avvicina all’orecchio di nik
    JOE Se non la pianti subito ti pianto una pallottola in testa
    NIK Ok OK! non ho fatto niente di male
    Joe si rivolge di nuovo all’uomo in giacca e cravatta
    (CONTINUA)
    (SEGUE) 3.
    JOE Dicevamo, siamo stati puntuali e credo che stavolta ci siamo meritati anche la vostra fiducia
    L’uomo si toglie gli occhiali
    CARLO D’AMICO E bravi hai ragazzi, state diventando grandi, state cominciando a maturare. Era ora dato che state per fare la barba bianca
    Dimmi Nik tu stai ancora con Morena?
    NIK No, ci siamo lasciati da un bel pezzo
    CARLO D’AMICO E’ un vero peccato aver perso quel gran pezzo di donna
    Carlo ride , nik finge una risata
    CARLO D’AMICO Lasciamo in pace la povera morena e torniamo a noi. Ragazzi, io non sono un tipo che scherza. Con me ho si lavora seriamente o siete fuori se vi va bene.
    JOE Credo che le abbiamo dimostrato più volte le nostre intenzioni. Abbiamo bisogno di lavoro e non abbiamo più voglia di fare cazzate
    CARLO D’AMICO Mi fa piacere che la pensiate così, forse dovrò ricredermi.
    Carlo si rimette gli occhiali e si alza
    CARLO D’AMICO Ho una proposta per voi, niente più lavoretti di corriere e riscossione. Mi voglio fidare! Fatevi trovare qui Domani alle 8, e mi raccomando puntuali!
    Prima Joe e poi Nik stringono la mano calorosamente a carlo
    (CONTINUA)
    (SEGUE) 4.
    JOE Sarà fatto, non ti deluderemo
    NIK Si! Siamo diversi si può fidare di noi!
    Carlo sull’affermazione di nik alza il labro come se fosse infastidito e si infila il cappotto e se ne va. Nik e Joe rimangono li e si risiedono dopo che Joe lo saluta da lontano con la mano
    JOE Non ti ha mai sopportato
    NIK Che dici ? come fa una persona a non volermi bene?
    Arriva la cameriera al tavolo
    CAMERIERA Cosa prendete
    i due prendono il menù danno un occhiata veloce
    JOE Due hamburgher e due pepsi
    La camerira prende i menù ringrazia e se ne va
    JOE Sei un fricchettone del cazzo , quella è gente seria ! Da domani ti tagli questi capelli del cazzo, ti tagli questa merda di barba e la smetti di parlare lentamente! Sembri costantemente fatto , te ne rendi conto?
    NIK Guarda che io sono una persona di cultura , potrei stare ore e ore ad arricchire la tua mente a raccontarti nuove storie. Io se solo voglio posso essere meglio di un ingegniere spaziale, meglio di dante e manzoni messi insieme.
    JOE Si Si Certo
    (CONTINUA)
    (SEGUE) 5.
    NIK Non ci credi ? Vuoi che ti racconto una storia?
    JOE
    NO!
    NIK Va bene te la racconto. Siamo nelle prossimità dell’odierno messico hai presente? Allora li c’è un popolo, un popolo fantastico , cazzo se sanno divertirsi. Le donne si che sono fiche , non esiste la proprietà privata e vivono la loro esistenza quasi sempre in tranquillità circondati dalla natura. Il loro Capo è Montezouma.
    JOE
    Quindi?
    NIK Aspetta aspetta adesso inizia la storia
    Un giorno mentre se la spassavano fra orgie e funghi allucinogeni vedono arrivare dal mare queste barche
    JOE
    Quindi?
    NIK Come quindi? quelli non avevano mai visto delle barche in tutta la loro fottutissima vita non ne sapevano l’esistenza forse neanche la immaginavano
    Joe questa volta con tono più deciso
    JOE
    Quindi!
    NIK Quindi presi dal delirio avranno pensato: Cazzo questo è il trip più pesante che ci siamo mai fatti, abbiamo davvero superato davvero il limite, più di quella volta che Montezouma fece costruire il tempio (CONTINUA)
    (CONTINUA)
    (SEGUE) 6.
    NIK (SEGUE) credendo che potesse toccare il cielo. Li si che eravamo fatti.
    Joe lo guarda stupito con gli occhi spalancati. Nel frattempo arriva la cameriera che porta ciò che avevano ordinato. I due senza dire una parola iniziano a divorare gli hamburger e bevono la pepsi tutta ad un fiato. Finito di mangiare si guardano in faccia
    JOE Quindi dove eri arrivato?
    NIK Boh? paghi tu?
    JOE Ma vaffanculo

    Edited by ~ Josephine - 22/4/2014, 18:35
     
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    • エリカ ~ ★

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  3. Funny Rêve
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    quoto HAHAHAHAH

    Penso che i periodi brevi siano e la sceneggiatura a mo di dialogo sia carina. Penso che puoi usare meglio la punteggiatura però. E attento ad articoli e trascrizioni dal nostro modo di parlare diciamo dialettale alla forma corretta che in italiana hihi <3 Poi io non amo parolacce e cose così, però mi piace l'idea che hai voluto dare con questo diario. Non sono un esperta, anzi ahah per questo non posso dirti molto altro, ma vai avanti così e non lasciare mai le tue passioni ^--^ <3
     
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    Che ci piaccia o no, siamo noi la causa di noi stessi. Nascendo in questo mondo, cadiamo nell'illusione dei sensi; crediamo a ciò che appare. Ignoriamo che siamo ciechi e sordi. Allora ci assale la paura e dimentichiamo che siamo divini, che possiamo modificare il corso degli eventi, persino lo Zodiaco. (Giordano Bruno)

    Troppo impegnati,
    troppo spenti e incasinati.
    La testa brulica di pensieri
    effimeri e senza senso.
    Perdiamo ore nel nulla
    e ci esprimiamo come cani.
    Siamo un orologio .
    Ci fabbricano e iniziamo a girare,
    facciamo sempre le stesse ore
    in un ciclo continuo fino a che
    non ci spegniamo.
    Come Charlie Chaplin ,
    spero di finire nell'ingranaggio
    e di incepparlo.
    A volte inceppare l'ingranaggio
    fa pensare alla gente che sia
    guasto e quindi da buttare,
    al massimo da riporre in qualche cassetto
    e dimenticarlo li fin quando
    o ricomincia a funzionare ordinariamente
    o si spegne e va buttato.
    Qualcuno fermerà mai st'orologiaio matto?
     
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    Ce l'ho con Di Biagio perché sbagliò il rigore,
    col coraggio che manca alle persone.

    Ce l'ho col nostro Maggio che ha fatto a meno del vostro coraggio,
    ce l'ho anche con il giorno del ritiro di Baggio.

    Ce l'ho con tutti i Biff Howard Tannen che sono ritornati dal futuro,
    ce l'ho con la vita moderna che ci fa spingere contro un muro.

    Ce l'ho con l'hip hop perchè ora è commerciale,
    ci si son puliti il culo e lo usano per lavorare.

    Ce l'ho con Mosca che faceva il ce l'ho con,
    e quanto si impapinava sembrava un misto fra Rex col fiatone e lo scoppiettio dei pop corn.

    Ce l'ho col perbenismo delle rime tipo sole , cuore e amore,
    e dietro al viso un pacco napoletano con dentro delle sole.

    Ce l'ho , ce l'ho, mi manca!
    Ce l'ho con le mie corde vocali che mi lasciano mentre la mente continua e impreca.
    Ce l'ho nella mia stanza la zona franca.
    Ce l'ho e ce l'hanno il cuore, ma imbalsamato in una teca.

    Ce l'ho il mio amore , ma la vita è molto dura.
    Ce l'ho nella mia vita , sola la morte me la ruba.

    Ce l'ho la libertà, ma chiuso in una gabbia.
    Ce l'ho con chi sa pensare e non riorganizza la sua rabbia.


    Edited by stecata - 7/4/2014, 00:58
     
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    Do inizio ad una serie che ho deciso di chiamare... ASPE ? ASPE ? La Parabola non prende bene il segnale. o in alternativa Ma che canali piglia sta Parabola?!?!?!?!?

    Il buon Samaritano 2.0
    Samaritan
    Un uomo scendeva dalla Sila per arrivare a Cosenza a piedi, nel tragitto incappo in 2 loschi tizzi in vespa che si fermarono lo spogliarono lo percossero e poi se ne andarono lasciandolo li per terra. Un prete che passava di li lo vide e cambiò strada. Una donna passo di li e fece la stessa cosa. Solo un motociclista passando si fermò, gli fascio le ferite e caricandolo sulla moto lo porto in un ostello e si prese cura di lui.
    Il giorno seguente il motociclista pagò 20€ al proprietario dell'ostello è disse «Abbi cura di lui e ciò che spenderai in più, te lo salderò al mio ritorno».

    Ancora oggi il motociclista e l'albergatore sono in causa per il mancato pagamento di 14600€. L'uomo soccorso abitò l'ostello per 2 anni consecutivi e non si fece mancare nulla, compreso feste in giardino.

    -----------------------------------------------------------------------------------
    Dietro la Parabola

    Commenti a freddo
    L'uomo che scendeva dalla Sila dichiara: Caaaazo! mi avevan derubato di 500€ , vuoi che qualcosa la recuperi beh.
    Il motociclista dichiara con tanta rabbia e rimpianto: Ma li mortè!
    L'albergatore non rilascia interviste, al suo posta risponderà l'avvocato.

    Si dice che
    L'albergatore e l'uomo siano in combutta per estorcergli il denaro.
    Il motociclista in realtà è un rinomato gay che non disdegna mai un uomo in cerca di passaggi o che ha bisogno di aiuto . Per lui ogni lasciata è persa!
    La notte passata insieme fra il motociclista e l'uomo sia sta "speciale".


    Curiosità

    Stecata il 27/05/2014 veniva citato in questura con l'accusa di plagio e violazione del copyright. Ad accusarlo fu un certo Silvio che ne chiedeva l'appartenenza e l'eredità in qualità di diretto ed unico discendente.

    NON PERDETE IL PROSSIMO NUMERO! e VOTATE FRA I 2 NOMI DELLA SERIE

    Edited by stecata - 27/5/2014, 04:27
     
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  7. Marco1306
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    ahahahaha stecata
     
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    Frase del giorno

    Dal vangelo secondo me

    Non credere di aver ragione se non conosci le radici delle tue ragioni.
     
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    Se togli le A alla parola CaSa, cosa rimane?

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    CITAZIONE (stecata @ 24/6/2014, 03:15) 
    Frase del giorno

    Dal vangelo secondo me

    Non credere di aver ragione se non conosci le radici delle tue ragioni.

     
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    La morte del villaggio:

    C'è stato un passato non troppo lontano,un tempo breve ma sconvolgente. Allora, i giovani di quella società Nascevano nella confusione.

    Eppure quei giovani avevano menti grandi capaci di trovare via di fuga.

    Qualcuno o qualcosa si era impadronito di tutta la ricchezza mondiale. Ma non gli bastava, voleva sempre di più.
    Inizio allora ad impadronirsi anche delle ricchezze che la natura ci dona gratuitamente con uno sforzo continuo. Si impadronì dei bisogni della gente. Credeva di avere tutto.

    Ma si sbagliava. Lui non riusciva ad ottenere il controllo totale sulle loro menti. Non era il soccombere dovuto alla paura che gli interessava. Non era la sua fedeltà che voleva. Lui voleva essere il padrone di tutto il creato, e per riuscire nella intento inizio a dividere , rendere individuali e competitivi. Inizio a farli gareggiare uno contro l altro. Ma il piano prevedeva altro.
    Lui voleva controllare ogni singolo pensiero. Voleva usare il pensiero della gente come arma, per dividere,per confondere, per comprare,per giustificare e per difendersi.

    Dopo anni di studio e di sfruttamento, i suoi scienziati riuscirono a creare la macchina perfetta.

    Questa era qualcosa di mai visto. Un quadrato capace di riprodurre il pensiero umano in toto. Immagini e suoni bombardano la mente e prepotentemente si fanno spazio, cerca di impadronirsene. Il colore e le onde che emette lo completano. Un vero e proprio elettroshok continuo e giornaliero.

    Tutto procedeva bene e la gente si clonava.

    Ma anche i migliori piani hanno delle falle.
    Qualcosa era nato, inconsapevole del suo futuro e delle sue possibilità.
    Si sviluppava veloce, cresceva e meravigliava tutti. Tutti erano entusiasti e felici, adoravano e coccolavano questo strumento come baluardo della nuova era. Qualcosa di mai visto e mai immaginato.

    Questa scatola riusciva a mettere in rete gente di posti lontani, riusciva a sviluppare se stessa e a migliorarsi da sola. In fine riusci a generare un nuovo mondo. Lo fece nascere e inizio a popolarlo.

    Questa gente inizio ad esplorarlo, cautamente. Non superava determinati confini. Non varcava soglie. Iniziarono a capirlo, capire le sue potenzialità. Allora questa generazione ne rimase sconvolta. I più audaci capirono che questo strumento non era ne superiore ne inferiore alla uomo. Capirono che insieme potevano creare e distruggere. Questo strumento era generoso, dava e non chiedeva niente in cambio. Insieme formarono una nuova società. Una società libera. Del libero scambio e della libera condivisione. Iniziarono a nascere i primi villaggi e le prime piazze . L informazione non conosceva censura, non c erano proprietà o confini.
    Era una fuga,inconsapevolmente si fuggiva da una società schiava per entrare in una libera.

    Allora il potente inizio a tremare, a delirare.
    Non riusciva a spiegarsi questa falla.
    L anarchia era nata, le nuove generazioni scappavano dal suo mondo, si riunivano dove volevano, si autorganizzavano,autogestivano,e parlavano di ciò che volevano. Il villaggio si riempiva quando ce ne era bisogno,produceva e condivideva fin quando lo sentiva necessario.
    Il nuovo mondo era perfetto.

    Ma il potente non ci sta a perdere su nessun campo. Vuole essere il padrone di tutto.

    Iniziò ad entrare con le sue truppe nel nuovo mondo. Inizio ad osservare e a pianificare l attacco.
    Utilizzo la morale per bloccare le parole. L appartenenza e la proprietà del mondo vecchio per conquistare spazi. Inizio a controllare ogni soggetto. Distruggere i villaggi e con loro anni e anni di duro lavoro. Devastò il nuovo mondo. Li lascio privi si tutto ciò che avevano realizzato.

    Allora l impotenza e la paura si impadroni degli indigeni e il potente poté passare alla attacco

    Si appropriò di tutto. Tutto ciò che aveva fatto nel vecchio mondo lo ripropose nel nuovo. Individualismo,narcisismo,menefreghismo e ignoranza presero il posto di chi prima basava le discussioni sul pensiero ,sul essere e non sul apparire. La voglia di fare e sentirsi utile e importante per una comunità venne tramutata in un automatismo della monotonia. Non ci si sforzava più a creare e a impegnarsi, si doveva solo fruire ed essere automi.

    Le nuove generazioni che si seguirono ne rimasero incantati senza pensarci,mentre le vecchie ormai disorientate continuarono a vivere con i rimpianti i rimorsi e i ricordi.

    L ennesima rivoluzione è stata bloccata e il potente balla sulla sua presunta tomba
     
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    Lettera dal carcere

    Mi chiedo cosa ho sbagliato?
    Se ho rincorso la libertà da bendato.
    Se ho creduto che la verità tutto avrebbe cambiato.
    Chiedo anche a te cosa ho sbagliato?

    Se ho passato la vita a difendere il resto,
    contro tutto e per tutti non pensando a me stesso.

    E allora tu dimmi se devo sentirmi normale.
    A chi diceva fratello, ma chi te la fa fare?
    Io risposi soltanto con povere parole,
    la mia indole è buona non so dare del male.

    E non mi tirai indietro all'annuncio d'aiuto.
    Era un disoccupato, non avrei mai potuto.
    Senza un tetto e un lavoro , lui viveva il momento.
    Spaccai quella finestra e fui subito dentro!

    Ed accorsero gente , giornalisti e padroni.
    Chi gridava sentenze , chi volle spiegazioni.

    Il bisogno va bene, è una cosa normale.
    Ma il problema rimane, se sei nell'illegale.

    Così dissero e così ci si comportava.
    Comunisti , vagabondi e moglie mezza puttana.
    Le parole hanno peso su chi non ha potere,
    altrimenti col capo è meglio tacere.

    Mio padre sentendo l'opinione comune,
    aggiustò un po la voce ed alzo il suo volume.
    Con un tono fermo , duro e deciso.
    Cercò di impaurirmi , manco io avessi ucciso.

    Tornai dentro al palazzo a difender per ore
    un po quella famiglia e un poco del mio onore.

    Il prefetto indignato disse come è potuto?
    Tutto ciò non va bene, solo ora ho saputo.
    Informato per bene da digos e polizia,
    firmò quell'ordinanza per cacciarli via.

    E arrivarono presto , manco c'era il sole.
    Caschi e manganelli, così la gente vuole.
    L'irruzione fu brusca , scalpitava il plotone.
    In mezz'ora eran fuori quelle quattro persone.

    Io non ho indietreggiato , son salito sul tetto.
    Non venite più avanti altrimenti mi butto.
    Urlavo la rabbia , il mio disappunto.
    Se devo darti ragione, meglio che son defunto.

    Dopo ore e ore di contrattazione,
    mi ritrovai solo con la mia azione.
    Anche quella famiglia se ne era già andata,
    il politico l'aveva tranquillizzata.

    Ed allora ho capito che quell'irruzione,
    nata per cancellare la mia opinione.
    Non conosce crisi, ne bandiera ne colore.
    Serve per conservare il posto del padrone

    Ora mi trovo solo, difronte un secondino.
    La mia stanza più piccola di uno sgabuzzino.
    Non ti ho scritto tesoro, parole d'amore.
    Non l'ho fatto perchè mi han pestato anche il cuore.

    Voglio che chiudi gli occhi, voglio che non ti penti.
    Ti ricordi chi ero, lascia star ciò che senti.
    Per tuo padre ho finito, per la gente sarà strano,
    ripensarmi e vedermi un semplice essere umano.

    Perchè i sentimenti li hanno messi da parte.
    Perchè quello che senti te lo dicon le carte,
    di un giudice servo e burattino
    che ha rubato la vita ad un ragazzino.
     
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